giovedì 9 ottobre 2014

La nascita di un Warlock...

La mia storia...
Ha ha ha... che cosa vorreste sapere?
Del mio patto con l'infida Regina Ragno forse? Del potere che ella mi ha elargito in cambio della mia anima?  E dunque giudicarmi? Stolti! non potreste capire....
Il mio nome e' Ekelon, la mia eta' non conta, sono un tiefling ed il diabolico retaggio dei miei avi domina l'incedere del tempo.
Provengo dall'Akanul, da un piccolo paese di cui non ricordo nemmeno piu' il nome, non lontano dalle voragini della Grande Crepa che si sono generate in seguito ai terremoti e alle devastazioni della Spellplague. La mia curiosita' e' stata la mia maledizione.... Fin da piccolo il mio sguardo si perdeva nelle oscure profondita' di quei crepacci, passavo le giornate a fantasticare su cosa contenessero quei luoghi. Le leggende si sprecavano....

Fu una sera all'imbrunire che successe.
Una pattuglia drow in perlustrazione... mi prese e mi rapi'. Non so se volessero evitare che dessi l'allarme, non so se fossero alla ricerca di schiavi. Non lo so... non ha importanza ormai.
Quando mi risvegliai eravamo nelle Secche e dopo alcuni giorni di cammino giungemmo nel Sottosuolo, a Erelhei-Cinlu, una delle piu' grandi citta' da loro mai costruite.
I drow sono una societa' matriarcale, gli uomini non contano nulla. Sono soltanto dei servitori, con poche eccezioni. E il casato dove finii a prestare servizio non faceva differenza.
Ho iniziato come schiavo di Benerra, una delle figlie della Matrona Madre. Non chiedetemi quale era il casato, non ve lo diro'. Non esiste piu' probabilmente.
Benerra amava farmi assaggiare la sua frusta, e piu' mi lamentavo quando mi colpiva, piu' continuava a colpirmi, con maggiore vigore... Mi addestrava confesso' anni dopo, quando divenni la sua guardia del corpo.
Un giorno, il giorno della svolta della mia vita, ebbi una reazione incontrollata alle sue violente frustate: la avvolsi nelle fiamme con la sola forza del pensiero. Ridendo mi percosse fino a farmi svenire per quell'affronto... Ma da quel giorno, e per i lunghi anni a venire, divenni un suo allievo. 
Non posso certo dire che da allora mi considerasse un suo pari, ma tra tutti gli uomini ero certamente quello che trattava con minor disprezzo.

Il giovane Ekelon.
Mi introdusse in gran segreto alle conoscenze e ai poteri della Signora delle Ragnatele Demoniache e mi affianco' per lunghi periodi anche a suo fratello Kizhag affinche' apprendessi l'arte del combattimento in mischia. Questo aveva detto al fratello, solo questo, nessuno doveva sapere che ero un suo allievo. I drow sono falsi e traditori molto spesso, anche tra consanguinei...
Ero piu' portato per le pratiche arcane pero'.
Un giorno ebbi l'onore di assistere ad una cerimonia in favore della Regina Ragno, ed ella si manifesto': grande fu lo stupore nella casata, e grande il lustro. La manifestazione di Lolth e' vista come un segno di benevolenza e di appoggio alla casata che riceve questo dono. Ma lei era venuta anche per me, parlo' alla mia mente: mi disse che se non avessi accettato il patto che mi proponeva avrebbe preso Benerra, l'avrebbe condotta con se' in fondo all'abisso e l'avrebbe fatta torturare dai suoi servitori per tutti i giorni a venire. Non potei rifiutare. 
Per suggellare il patto prese comunque Benerra con se' dicendo alla Matrona della casa che la nominava sua ancella personale, e a me mentalmente che le serviva una garanzia che io fossi' asservito al suo potere...
La Matrona Madre fu sinceramente onorata di cio', io certamente no, ma mi guardai bene dal manifestare il mio disappunto.
La notte successiva venimmo attaccati da un casato rivale, che aspirava ad occupare la nostra posizione nella scala sociale e di comando. Solo distruggendo un casato si puo' occuparne la sua posizione nella societa' drow.
Con una pattuglia facemmo allora irruzione nella casa rivale, per stanare ed eliminare le menti di quel vile attacco. Quando entrai una immagine agghiacciante si fece alla mia vista: Benerra giaceva a terra senza vita, il suo corpo straziato da mille ferite.
Lolth ci aveva ingannati: non voleva un'ancella, non le serviva una motivazione per assicurarsi la mia fedelta', voleva semplicemente togliere di mezzo il maggior pericolo per gli assalitori. Mi aveva mentito e si era presa gioco di me!
A quella vista, privato di ogni forza, fuggii... fuggii da Erelhei-Cinlu e tornai in superficie. Non avevo piu' alcun motivo per restare. Sicuramente se il casato che ci ha attaccato godeva del favore della Regina Ragno il nostro destino era segnato, a meno di fuggire.

Cosa successe poi...?
Ritornato in superficie iniziai a girovagare in queste lande oggi desolate, quelle che un tempo erano il glorioso Thay, terre di maghi e necromanti potenti. In fondo ho ancora molto da imparare... 
Arrivato un giorno a questa torre ho cercato di entrare in contatto con il necromante che vi dimorava per poterne carpire qualche segreto, ma nel tentativo di attraversare uno dei portali sono rimasto intrappolato in una sorta di limbo, un semipiano probabilmente, dal quale solo il vostro passaggio evidentemente mi ha permesso di uscire...

Ekelon Turgharath oggi.
Il combattimento...
Finalmente dopo un tempo che mi sembra interminabile una forza mi richiama nel Piano Materiale. Il portale mi libera e riemergo in una stanza fiocamente illuminata. Riesco a malapena a guardarmi intorno scorgendo alcune creature mortali, degli avventurieri probabilmente che ho quasi l'impressione di conoscere gia' in qualche modo anche se non so come e perche', quando vengo colto di sorpresa da uno scheletro che mi afferra e mi stordisce con i suoi colpi... Non un buon inizio, ma almeno ora sono libero e padrone del mio destino!

Alla mia destra, con passo felino, sguscia una strana e apparentemente temibile creatura.
L'apparenza viene ben presto pero' fugata dalla inesistente consistenza dello pseudo felino... la pelliccia che inforca l'arco nel maldestro tentativo di scoccare due frecce contemporaneamente perde la presa e sbaglia clamorosamente i colpi, coprendosi di ridicolo. Di certo non e' l'elemento temibile che poteva esser sembrato ad una prima e superficiale occhiata. Completa il quadro su di lui la scarsissima capacita' di resistere ai colpi... un paio di attacchi da una creatura che tenta di celarsi tra le tenebre in fondo alla stanza e l'incapace arciere stramazza al suolo privo di vita.
Una fine indegna per un essere indegno dunque! Non capisco ancora perche' ma provo un malsano piacere nel vederlo cadere a terra...
Davanti a me un drow accerchia lo scheletro che ha osato attaccarmi e trattenermi... incredibile, un elfo scuro in superficie, erano anni che non ne vedevo uno, da quando lasciai Erelhei-Cinlu. Razza assai pericolosa, e lo dimostra immediatamente scivolando alle spalle dello scheletro e infierendo su questa accozzaglia di ossa animate.
Alla mia sinistra invece vedo un umano dotato di un enorme potere arcano, un mago potente sicuramente. Ottimo! Infatti si sbarazza dello scheletro che gli si para davanti senza attendere l'aiuto di nessuno.
Alla festicciola in mio onore partecipa anche un vecchio, probabilmente un paladino visto che dal collo gli penzola uno strano simbolo, e' in armatura pesante e sembra saper usare la spada che ha in mano. Ma soprattutto appena vede quella specie di gatto stramazzare al suolo si lancia verso di lui urlando e strappandosi i capelli invoca quello che credo essere un dio... Non so bene ancora perche' ma considero abbastanza incapace pure lui... in effetti abbandonare la battagia ed i compagni per badare ad una mezza sega e' molto poco saggio...
Completano la brigata un piccolo essere dai peidi pelosi che strimpella uno strumento.... bizzarro, invece di combattere canta come ad infondere coraggio. Ma percepisco la magia nelle sue parole...
E un bestione... un mezzorco mostruoso, chiaramente un guerriero visto il portamento marziale, che continua a infierire su uno strano mostro non morto dotato di lunghe unghie ossute e affilate. Nuovamente ho l'inspiegabile sensazione di trovarmi di fronte ad una ottusa creatura...

Ma oggi... 
Qualcosa non torna... mi sento strano, diverso... Ho delle strane visioni, dei flashback... di tutti voi... ma come se vi vedessi dal basso, come se fossi un'altra persona mentre vi guardo. Vi urlo contro le vostre incapacita', la vostra codardia... o meglio quella di alcuni di voi, mentre elogio (raramente a ben vedere) altri. Sono stupito da cotanta inettitudine a tratti, ma nel profondo covo la speranza che grazie a me possiate migliorare. E vi guido, vi proteggo abbattendo chi vi si para davanti. Siete salvi solo grazie a me! 
Anche fisicamente sono ora diverso... piu' robusto, piu' massiccio... E non riesco a capacitarmi di queste visioni... e quell'Imp... forse e' lui che mi ha richiamato dal semipiano dove ero confinato... ma non lo vedo, al suo posto vi e' una strana creatura che gironzola intorno al mago, quasi un incrocio tra un nano ed un Imp... probabilmente uno strano famiglio frutto di qualche sortilegio.

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