lunedì 13 luglio 2015

Dal diario segreto di Simbion Knauss: “C’è ombra e ombra…”

Col nuovo giorno il gruppo di monelli dai denti a punta decide di andare a fare shopping. Il prode ranger, con le sue grandi doti di segugio trova subito l’unico negozio di armi del paese. Peccato che il titolare sia un cialtrone e per tale motivo il nostro eroe si defila senza comprare nulla. Cosa che invece non fanno gli altri membri del gruppo, spendendo a profusione in oggetti di pessima fattura (sarà davvero argento? Mah!?!).
Dopo tale perdita di tempo il gruppo decide di andare a trovare il farmacista nonché cacciatore di mostri del villaggio. Un tipo piuttosto scostante, borioso ed antipatico, che quindi entra subito in sintonia col gruppo e gli conferma i racconti dell’oste sul fantasma, il vecchio del maniero ed i suoi cani ecc.
Dovendo comunque aspettare il giorno dopo per riprendersi le armi lasciate al cialtrone e poiché comunque ormai il giorno volgeva al termine, i nostri eroi decidono di far visita al sindaco prima di tornare alla locanda. Anche per mettere nero su bianco quanto fin’ora si è solo vociferato: una pioggia d’oro in cambio della pulizia canina della zona.
Peccato che il sindaco sia un tipo timoroso e si sia già barricato in casa. Ma un semplice cancello non basta a fermare i nostri eroi che, in barba alle più classiche leggi sulla proprietà, si introducono nel giardino del sindaco e vanno a bussare alla sua porta. E basta accennargli alla possibilità di liberare il paese dai randagi che il sindaco (o meglio, il suo valletto) spalanca la porta.
Per farla breve, ci si accorda per mille MO a testa (tot 6000. Il ragno non vale). Il sindaco offre poi ospitalità al gruppo, vista l’ora. Ma ovviamente, dato il livello di spacconeria, il gruppo esce a testa alta nella notte per poi avviarsi di corsa verso la locanda dove arriva sano e salvo.
Per festeggiare, il generoso Simbion offre un giro della nuova radice recuperata dal farmacista. Poiché si trattava di una radice, anche il ranger decide di provarla: “una radice è una cosa naturale. Cosa potrà mai fare” pensava lui. Ma non ha tenuto conto che quella radice veniva da una palude malefica. “E poi scommetto che quel tonto di Simbion l’ha conservata tra le pagine del libro” si troverà a pensare il giorno dopo Shan-Meidh. E infatti dopo una sola boccata lui, come anche Viconia, perde i sensi.
L’indomani il gruppo va a ritirare le armi argentate (mah dde ché?!?!?!) dal cialtrone mentre Graziano si fa timbrare l’orsetto degli abbracci sulla spalla. Poiché lo ha visto un po’ titubante, Miledy è rimasta con lui per fargli coraggio.

Nel mentre il gruppo si avviava verso il maniero isolato nella palude nebbiosa (che classico! Certo che è li la fonte di tutti i problemi. Cosa speravano di trovarci? Winnie the Pooh che cavalcava i minipony?).
E infatti, appena entrati nella palude il gruppo di avventurieri si imbatte in un gruppo di mastini mannari (in senso lato) che sta aggredendo un povero vecchio. Ma bastano un po’ di bastonate per seccare tre dei 4 cagnacci e far fuggire il quarto con  la coda tra le gambe. Ad una successiva analisi le bestiacce si rivelano essere stati dei costrutti.
Ad onor di cronaca, prima di quest’incontro, ce n’è stato un altro: il prode ed altruista Shan-Meidh decide di inoltrarsi nella foresta per procurare un po’ di “cibo” a chi ancora doveva nutrirsi adeguatamente, poiché ormai i giorni di autonomia erano agli sgoccioli. Trova ed uccide con facilità un bel cinghiale ma, mentre si avvicina per recuperarne il corpo viene assalito da un’ombra. Purtroppo i fumi della radice fanno ancora il loro sporco lavoro sconvolgendo la mente del prode ranger e facendolo cadere in preda al terrore per quella che si rivelerà una semplice ombra.
Ma dopo qualche secondo di smarrimento (e fuga a gambe levate) Shan-Meidh si riprenderà e affronterà con onore il demone che ha davanti per poi sconfiggerlo (non ricordo chi ha dato il colpo decisivo, ma certamente le sue frecce hanno fatto un ottimo lavoro).
Tornando alla muta di cani, una volta sconfitte le bestiacce immonde, il gruppo si avvicina al vecchio che dice di essere il giardiniere del titolare del maniero e informa il gruppo dell’escalation degli eventi relativi ai cani mannari.
E’ tempo di muoversi e andare a trovare il signore oscuro. E per tale motivo il gruppo decide di non mangarsi il giardiniere ma di usarlo per accedere al castello.
In quel mentre sopraggiungono Graziano e Milady…